Mai più illeciti a danno dei migranti

 

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La condanna del Tribunale di Siracusa. L’Arci si era costituita parte civile

 

Il Tribunale di Siracusa ha emesso sentenza di condanna a carico dell’avvocato Pierluigi Spadafora riconosciuto colpevole dei reati di falso ideologico e patrocinio legale infedele commessi in concorso con due sue collaboratrici.
L’avv. Spatafora è stato presidente dell’associazione Un Ponte sul Mediterraneo, che ha svolto il servizio di informazione e orientamento legale degli immigrati all’interno del Centro di Accoglienza di Cassibile, gestito dall’associazione Alma Mater.
La vicenda risale al 2009, quando molti degli immigrati richiedenti asilo politico, accolti nel centro di Cassibile e inizialmente assistiti dall’associazione Un Ponte sul Mediterraneo, ai quali era stato notificato il decreto di espulsione o ancora in attesa dell’esito del ricorso avverso la decisione di diniego della protezione internazionale, si rivolsero allo sportello dell’Arci. Dopo un’attenta verifica svolta dagli operatori dello sportello emerse che, per molti dei richiedenti asilo, il ricorso dopo essere stato depositato presso il Tribunale di Catania non era più stato seguito venendo così dichiarato improcedibile o non era stato affatto proposto. Molti richiedenti asilo si accorsero di non avere avuto alcuna assistenza legale. Nel corso del processo è emerso che l’avv. Spatafora operò nell’indifferenza dell’interesse degli stranieri che avrebbe dovuto assistere.
Con l’inizio delle indagini, l’Arci fornì assistenza legale ai migranti vittime del raggiro, così molti dei procedimenti giudiziari dinanzi al Tribunale di Catania furono riassunti col patrocinio di altri legali e portarono al rilascio del permesso di soggiorno. Nel procedimento penale che ne è seguito l’Arci di Siracusa è stata parte civile. Nel novembre 2009, anche grazie alla dell’Arci che ne aveva denunciato sia l’inadeguatezza strutturale che la pessima gestione, finalmente il centro di Cassibile è stato chiuso.
Questa vicenda dimostra quanto le persone trattenute siano deboli di fronte ad enti gestori che hanno in mano il loro avvenire e che  le condizioni di estrema ricattabilità in cui versano producano corruzione, sfruttamento e illegalità.
È opportuno che l’intero sistema di accoglienza venga riformato sia dal punto di vista legislativo che della gestione amministrativa. I migranti si sono rivelati un ottimo affare per le associazioni e gli operatori senza scrupoli e per i politici che attraverso le convenzioni alimentano le loro clientele.

Da ArciReport, 3\12\2015.

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