Cild lancia Open Migration

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1.005.504 sono i migranti ‘irregolari’ e i rifugiati giunti in Europa nel 2015 secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM) raccolti al 21 dicembre: 816.752 di loro sono arrivati in Grecia, 150.317 in Italia. È dalla seconda Guerra mondiale che l’Europa non vede numeri di tale portata.
Il motivo? Sono principalmente siriani vittime della guerra civile, seguiti da afgani, eritrei e iracheni, anch’essi in fuga da conflitti decennali e governi repressivi.
Numeri significativi ma che non reggono il confronto con quelli registrati in Medio Oriente a causa degli stessi eventi. Sono infatti 2.2 milioni i siriani rifugiati in Turchia, 1.1 quelli in Libano e 633mila in Giordania.
Questi numeri li risentiremo spesso in questi giorni, ma non saranno loro – pur nella loro drammaticità e tragicità – a cambiare le cose.
Per questo Cild lancia #openmigration, che partendo dai numeri del fenomeno cerca di spiegarli e dare loro un volto, arrivando alle storie di gente che il destino ha posto dall’altra parte delle nostre frontiere.
Al di là delle posizioni sul tema, c’è una generale e diffusa mancanza di conoscenza sui dati reali, le dinamiche globali e le motivazioni dei flussi migratori legati alla povertà e alle guerre. Tale fenomeno è aggravato dai media che spesso manipolano la rappresentazione dei fatti, perpetuando una disinformazione cronica che alimenta paura, intolleranza e la negazione dei diritti fondamentali delle persone.
Per questo, obiettivo ultimo di Open Migration è offrire una fonte indipendente e rigorosa per un dibattito equilibrato e ‘umano’ su uno dei temi più controversi e cruciali del momento, costruendo attorno a #openmigration una piattaforma di advocacy ampia che riesca ad alimentare il cambiamento della politica migratoria italiana ed europea, con uno sguardo aperto alle grandi sfide che Italia ed Europa hanno davanti in ambito sociale, economico e culturale.

Da ArciReport, 14 gennaio 2015.

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