Da ArciReport, 20 ottobre 2016 di Gaia Pietravalle, operatrice Numero Verde Arci Nazionale
Il Numero Verde per richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria, gestito dall’ufficio Immigrazione e asilo dell’Arci Nazionale, è attivo dal 2006 come linea telefonica gratuita raggiungibile sia da telefono fisso che da cellulare dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.30.
Obiettivi del servizio sono l’assistenza e la consulenza legale del richiedente asilo o del rifugiato, la mediazione sociolinguistica e l’accompagnamento nei percorsi d’integrazione, il monitoraggio delle condizione di accoglienza e la denuncia dei casi di coloro che sono stati vittima di discriminazione od ingiustizia.
Telefonando anche in forma anonima al 800 905 570 è possibile accedere al servizio in 21 lingue, grazie al supporto della rete di mediatori, ed orientarsi nella normativa vigente, accedere alla procedura di richiesta asilo, ricevere sostegno nella preparazione dell’audizione in Commissione territoriale, assistenza nelle pratiche di ricongiungimento familiare.
Avvalendosi del supporto di una rete di legali di riferimento, il servizio garantisce una tutela legale nei tre gradi di giudizio (Tribunale Ordinario, Corte d’Appello, Cassazione) e nei casi ‘Dublino’ per un eventuale ricorso al TAR.
Nel 2016 il Numero Verde ha risposto a 2501 chiamate telefoniche, di cui 400 ricevute da nuova utenza. Lo status giuridico dei nuovi contatti nel 21% dei casi è rappresentato da chi ha già ricevuto una qualche forma di protezione internazionale (asilo 1%, protezione sussidiaria 15%, protezione umanitaria 5%), nel 17% dei casi consiste invece di persone che avevano ricevuto un diniego della protezione da parte della Commissione territoriale, mentre nei restanti casi si è trattato in prevalenza di richiedenti protezione internazionale o in attesa di formalizzare la richiesta di asilo, del tutto privi di qualsiasi conoscenza rispetto all’iter della procedura o all’esercizio dei propri diritti (50%). Questo ultimo dato testimonia come l’accesso alla procedura di richiesta asilo sia tornato ad essere un punto critico del sistema, sia a causa della mancanza di servizi di orientamento qualificati in tal senso che a ragione dell’allungamento dei tempi di attesa per la compilazione del modello C3 derivante dalle pratiche illegittime di molte Questure.
Durante il percorso di richiesta asilo in molti casi è stato notificato alla persona un rigetto della richiesta di protezione internazionale, a conferma del trend di esiti negativi da parte delle Commissioni territoriali, che tuttavia nell’80% dei casi vengono ribaltati in sede giurisdizionale. Dall’inizio dell’anno fino ad oggi il Numero Verde ha registrato un cambiamento delle nazionalità dell’utenza le cui prime cinque sono rappresentate da cittadini provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese (27%), Nigeria (16%), Gambia (7,5%), Costa d’Avorio e Mali (4,5%). Nel 63% dei casi si è trattato di persone di sesso maschile mentre nel 37% di sesso femminile. Questo dato rispetto all’anno precedente è quasi raddoppiato, registrando una progressiva femminilizzazione del fenomeno.