Legge sulla cittadinanza ferma al Senato, le organizzazioni de “L’Italia sono anch’io” indicono una mobilitazione permanente fino alla sua approvazione

Il 13 ottobre 2015, ormai più di un anno fa,  la Camera licenziò in prima lettura la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza n.91/92. Quel giorno le organizzazioni della campagna L’Italia sono anch’io, che tra il settembre 2011 e il marzo 2012 avevano raccolto più di 200mila firme su due proposte di legge di iniziativa popolare sulla riforma della cittadinanza e il riconoscimento del diritto di voto amministrativo dei cittadini stranieri, sperarono in una rapida approvazione definitiva della riforma da parte del Senato.

Invece non solo la legge non è stata approvata, ma non è neanche iniziata la discussione nella competente Commissione Affari Costituzionali.
L’impegno del Presidente Grasso ad accelerarne l’iter, ma soprattutto le promesse fatte in un incontro con i promotori della campagna e con esponenti del movimento #ItalianiSenzaCittadinanza  dalla relatrice Lo Moro (PD) e dall’allora Presidente della Commissione Finocchiaro (PD), oggi ministro per i rapporti col Parlamento, di calendarizzare e approvare la legge subito dopo il referendum del 4 dicembre, sono state disattese.
 
Il ddl licenziato dalla Camera presenta molte criticità e carenze. Tuttavia la sua rapida approvazione consentirebbe a circa un milione di giovani di origine straniera, italiani di fatto, di diventare italiani anche di diritto. Favorirebbe i processi di inclusione delle loro famiglie ed eviterebbe di approfondire la distanza già grande tra le istituzioni italiane e le persone di origine straniera.

I promotori della campagna hanno chiesto un nuovo incontro al ministro Finocchiaro, per ricordarle quanto si era impegnata a fare. Richiesta di incontro è stata inviata anche ai capigruppo del Senato. La campagna ha deciso di indire una mobilitazione permanente fino a che non vengano stabiliti tempi certi per l’approvazione della legge.

Alla conferenza stampa saranno presenti il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani del Senato, e i rappresentanti delle organizzazioni che fanno parte della campagna.
La Campagna L’Italia sono anch’io è promossa da Acli, Arci, Asgi, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca, Comitato 1° Marzo, Comune di Reggio Emilia, Comunità di Sant’Egidio, Coordinamento Enti Locali Per La Pace, Emmaus Italia, Fcei, Legambiente, Libera, Lunaria, Migrantes, Il Razzismo è Una Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni , Tavola Della Pace, Terra del Fuoco, Ugl, Uil, Uisp
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