da ArciReport, 9 febbraio 2017
Ferma al Senato da più di un anno, la legge di riforma della cittadinanza rischia di morire insieme alla legislatura. Per questo la campagna L’Italia sono anch’io e il movimento #italianisenzacittadinanza hanno deciso una mobilitazione permanente fino all’approvazione della legge.
Ogni martedì si incontreranno a piazza del Pantheon, a Roma, per dare visibilità alle loro richieste e fare pressione sui senatori. Ieri è stato il primo ‘martedì per la cittadinanza’. In tante e tanti, soprattutto giovani di origine straniera che vivono sulla propria pelle il disagio di sentirsi italiani di fatto ma non esserlo di diritto, hanno manifestato con grandi cartelli che rappresentavano quel passaporto della Repubblica italiana a cui adesso possono aspirare solo dopo una lunga procedura, che inizia al compimento dei 18 anni di età.
Al sit in si è fatto vedere e fotografare anche il ministro Delrio, portavoce della campagna prima degli incarichi governativi, quando era sindaco di Reggio Emilia. Non ha preso impegni precisi, facendosi scudo della sua carica di membro del governo e non del Senato, come se il governo non fosse espressione di quella maggioranza che dovrebbe approvare il ddl di riforma. Tuttavia, l’averci ‘messo la faccia’, fecendosi vedere al sit in, forse è indice che qualcosa stavolta si muove davvero. Intanto le organizzazioni dell’Italia sono anch’io e i giovani di #italianisenzacittadinanza hanno già dato appuntamento al prossimo martedì, con l’obiettivo di dar vita alla fine di febbraio a un grande appuntamento nazionale perché «Il tempo è adesso!».