La Giornata internazionale contro il razzismo

Di fronte alla pervasività dei discorsi d’odio e alla loro influenza nei mezzi di comunicazione oggi più dinamici e invasivi, il web e i social network, le organizzazioni sociali, gli attori della società civile ed i soggetti che analizzano i fenomeni culturali e sociali hanno la responsabilità di mettere in campo un’azione adeguata alla sfida che abbiamo davanti, dopo un esame attento e accurato di quel che sta succedendo. 

 

In occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, il 21 marzo 2016, l’Arci insieme a Cittalia organizza una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati. In questa occasione verrà presentata la campagna di comunicazione del progetto PRISM.  Preventing, Redressing and Inhibiting hate Speech in new Media, coordinato dall’Arci insieme ad un partenariato internazionale di cinque paesi europei – Italia, Francia, Romania, Spagna e Inghilterra – e cofinanziato dall’Unione europea (programma Fundamental Rights and Citizenship). 

 

La campagna prevede la realizzazione sia di uno spot video che verrà pubblicato sul sito di progetto www.prismproject.eu, sui siti dei partner, e sui social network facebook, twitter e youtube, che di uno spot radiofonico che verrà proposto a livello nazionale. Inoltre, verrà presentato il volume dal titolo Discorsi d’odio e social media: criticità, strategie e pratiche di intervento, che da un lato fa emergere i dati di una ricerca basata su interviste qualitative a giovani, esponenti politici, esperti, rappresentanti della società civile e su una mappatura dell’uso dei social media da parte di alcuni gruppi xenofobi e di estrema destra, e dall’altro propone uno strumento di lavoro per insegnanti e operatori giovanili che intendono impegnarsi in un percorso di sensibilizzazione e formazione dei giovani ad un uso più consapevole del linguaggio in generale e di Internet e dei social media in particolare. 

 

La ricerca ha indagato nel corso del 2015 i discorsi d’odio su Internet, con particolare attenzione ai social media, tenendo anche in considerazione altri ambiti di interazione online, come le sezioni dei commenti di quotidiani digitali ed i forum di discussione generale. Quanto emerge dalle interviste a professionisti, giovani e testimoni privilegiati conferma la bontà dell’approccio adottato da PRISM, poiché l’opinione espressa dai soggetti contattati converge sulla convinzione che la via da intraprendere sia quella di tenere insieme diversi piani di intervento, per aggredire un fenomeno complesso e dalle molte implicazioni. L’analisi attenta e sempre aggiornata della fenomenologia, dunque, unita all’esame degli strumenti legislativi a disposizione per sanzionare i comportamenti illeciti; parallelamente, all’attività di formazione e sensibilizzazione rivolte a diverse categorie di soggetti, dagli “utenti” della rete e dei social ai produttori dell’informazione – giornalisti, blogger, protagonisti del dibattito politico – mirate a creare gli anticorpi per contrastare il dilagare dei discorsi d’odio e a promuovere una “contro narrazione” che proponga una diversa costruzione sociale.

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