Per fermare le stragi aprire subito canali di ingresso umanitari
di Filippo Miraglia
L’immagine delle madri che tengono in alto i figli per non farli affogare nella stiva di una nave che sta imbarcando acqua, raccontata da uno dei pochi superstiti dell’ultimo dei naufragi di questi giorni, al largo delle coste libiche, bisognerebbe trasmetterla nelle aule dei parlamenti e nelle stanze dove si riuniscono i governi dell’UE.